SAPETE COS’E’ UN ALBERGO DIFFUSO?
Il termine “albergo diffuso” venne coniato in Carnia nel 1982 da un gruppo di lavoro che aveva l’obiettivo di recuperare turisticamente case e borghi ristrutturandoli, a seguito del terribile terremoto degli anni ‘70. Un modello nato per recuperare e non per costruire, per valorizzare quel che c’è già senza bisogno di occupare altro suolo, deforestare, abbattere e soffocare.
Un tipo di ospitalità che ci fa subito pensare alla condivisione, all’unione tra la conoscenza intima di un territorio alla voglia di raccontarlo a chi lo visita ne diventa protagonista.
Che poi è quello che ci piace a noi cosidetti viaggiatori esperienziali, no?
Fermarsi a chiacchierare con chi vive il luogo, chi ne conosce i segreti, le sue bellezze e i suoi lati oscuri…
Siamo persone fatte di emozioni, prima ancora di essere viaggiatori…e dunque partiamo alla scoperta di 3 posti per vivere un San valentino alternativo, all’insegna delle emozioni!
Oggi vi proponiamo la nostra selezione di 3 alberghi diffusi nel nord Italia dove stupire lui/lei per un San Valentino magico.
Per San Valentino noi diciamo NO ai cioccolatini e SI alle belle esperienze di viaggio!
PIEMONTE – fuga “alpine chic” tra Francia e Italia
l’albergo diffuso petit Fenestrelle
Le Petit Fenestrelle si trova nel borgo omonimo di Fenestrelle, a un soffio dal confine con la Francia, vicinissimo alle blasonate località di montagna Pragelato e Sestriere.
Una struttura arredata con gusto e ricercatezza in un perfetto mix & match tra stile alpino e moderno. Se il terrazzo con vista sulle montagne è per voi un must have chiedete di soggiornare presso la deliziosa suite Mutin, con ingresso indipendente e fino a quattro posti letto.
Cosa ci fa sognare del Petit Fenestrelle
La Suite è perfetta per un weekend di coccole lontani dal delirio del mondo. L’ambiente intimo e armonioso dell’area benessere Petite spa riservata agli ospiti dell’albergo ed aperta al pubblico esterno solo su prenotazione. Un’area concepita per regalare momenti preziosi da dedicare a se stessi per ritrovare la propria forma migliore. Nell’area benessere troviamo una mini piscina idromassaggio, nuoto controcorrente, cascata cervicale, musica subacquea, cromoterapia in vasca e poi ancora sauna finlandese e doccia emozionale. A bordo vasca un’accogliente zona relax dove lasciarsi cullare dalle melodie della musicoterapia.


Cosa vedere in zona Fenestrelle
A est del borgo di Fenestrelle si estende il Parco Orsiera-Rocciavrè, un luogo perfetto per chi è alla ricerca di itinerari e percorsi naturalistici in alta montagna facili da affrontare. A cavallo tra la Val di Susa, la Val Sangone e la Val Chisone il Parco Orsiera Rocciavrè, abbraccia maestose montagne, dolci vallate, rifugi alpini dove di certo non manca la ricca cucina di montagna da cui lasciarsi sedurre post camminata.
Il Parco Orsiera-Rocciavrè può essere esplorato anche in inverno con ramponcini, seguendo i sentieri battuti dai fuoristrada dei gestori dei rifugi:
ITINERARIO 1
Un primo itinerario è quello che parte dall’ex sanatorio Agnelli di Pra Catinat fino a raggiungere il rifugio Selleries. Una mini escursione di 7km che è sempre
meglio però programmare a seconda del meteo e delle condizioni del tracciato. Per info meteo e prenotazioni tour guidati consultate la pagina Facebook del rifugio Selleries.
ITINERARIO 2
Un altro splendido itinerario nella pace della montagna Piemontese è quello che si snoda da Balboutet fino al rifugio Lago delle rane, situato nella vasta conca di Pian dell’Alpe. Una camminata molto panoramica permette di gustare 5 km tra vasti pascoli con un dislivello medio di 300mt. Anche per questo sentiero consigliamo l’uso di ramponcini o ciaspole che renderanno la passeggiata più piacevole e in sicurezza.

La muraglia alpina di Fenestrelle
Il Forte di Fenestrelle, conosciuto come la più grande fortezza alpina d’Europa, è in realtà un complesso fortificato composto da otto opere difensive, tra cui il San Carlo, il Tre Denti e il Delle Valli. Queste nodi megalitici sono uniti da un tunnel composto dalla scala coperta più lunga d’Europa, ben 4.000 gradini protetti da mura spesse due metri.
Possiede una superficie di 1.350.000 mq e una lunghezza di 3 Km distribuita su 650 m di dislivello. L’associazione Progetto San Carlo Onlus costituita da volontari che hanno a cuore il territorio, porta avanti da anni un’opera di restauro e rimessa in sicurezza della fortezza. Grazie ad uno splendido (e duro) lavoro oggi è possibile esplorare il Forte di Fenestrelle con visite guidate prenotabili sul sito. Se siete appassionati di fotografia ma non avete un drone e volete immortalare tutto il forte nella sua interezza, vi consigliamo di andare a Forte Mutin. Parcheggiate nel piazzale davanti al fiume e proseguite a piedi per una decina di minuti fino a trovare un cartello di legno: poco più avanti avrete una vista a 180° su tutto il forte nella sua maestosità.
Senza tralasciare l’esperienza enogastronomica proposta dallo chef Francesco Pronesti che nel “Cafè des forcats” rende protagonisti i piatti con ingredienti della cucina contadina prodotti direttamente in casa, come latte, burro, farina, uova e i tanti ortaggi vari prodotti nei campi. La “Calhiettes del Forte” e le “ Patate Salà” saranno un ottimo motivo per ritornare, garantito!
LIGURIA – il “relais-chic” nella riviera di Ponente
l’albergo diffuso Relais di Borgomaro
Borgomaro è conosciuto da pochi, fa parte di quella tanta bellezza sommersa che il nostro paese possiede. Si trova nell’entroterra della provincia di Imperia a pochi chilometri dalla Riviera di Ponente. Borgomaro è un paese di origine medievale, posto al centro della Valle del Maro, alta Valle Impero.
A partire dal 1300 grazie alla coltivazione delle olive il piccolo borgo inizio a crescere, diventando un centro nevralgico per la produzione e vendita dell’olio di oliva taggiasca. Borgomaro è stato costruito seguendo una pianificazione urbana a scacchiera secondo quello che fu il volere dei signori locali, i Lascaris di Tenda. Ancora oggi le case si presentano tutte di forma uguale, con un piano terreno composto da magazzini e stalle, una scala perpendicolare alla strada con le stanze al piano superiore e spesso un terrazzo al colmo per seccare le derrate alimentari (a quel tempo non c’erano i frigoriferi!).
Ecco che i negozi appartenuti allo zio, al nonno e alla cugina dei gestori del Relais di Borgomaro, oggi acquistano nuova vita sotto forma di suite e camere finemente ristrutturate. L’albergo diffuso Relais di Borgomaro offre 3 edifici, 15 tra camere, suite e appartamenti, alcune con una splendida vista sul borgo.
Dislocate in vari punti del borgo, tutte le case trovano il loro trait d’union nella colazione fatta in casa con prodotti tipici liguri, dal dolce al salato un’esperienza divina.
Alla base di questo concetto c’è un forte senso di appartenenza tipico della filosofia dell’albergo diffuso dove il recupero degli edifici di famiglia per aprirli ai visitatori permette di far vivere un pezzetto di vita in un tipico borgo ligure.
L’albergo diffuso Relais di Borgomaro ci piace non solo perchè sposa il concetto di albergo diffuso, ma pone molta attenzione all’ecosostenibilità seguendo delle best practice che lo rendono ancora più una scelta raccomandata:
- L’impiego dell’energia termica-solare e quella fotovoltaica
- Il coinvolgimento degli ospiti nell’ adottare semplici ma importanti accorgimenti a difesa del patrimonio ambientale
- Le iniziative di promozione e conoscenza delle tradizioni, della cultura e della storia del territorio circostante
Cosa ci fa sognare del Relais di Borgomaro
La Suite della Casa Madre è perfetta se siete alla ricerca di intimità ed eleganza per un San Valentino romantico e charmant in Liguria. All’interno della Suite ci sono un salotto e una camera da letto caratterizzati da tutti i comfort. Nei mobili antichi restaurati, nel calore delle travi in legno e nei tanti dettagli si percepisce l’amore e la maestria con cui ogni oggetto è stato pensato. E se non basta aprite le finestre per godere subito di uno spettacolo 10 e lode: la vista dello splendido giardino con piscina!


Attività nei dintorni di Borgomaro
Vivere una giornata al vivaio Montina alla scoperta di leggende, proverbi, curiosità, proprietà alimentari e salutistiche sulle piante dell’entroterra ligure. Un’esperienza a contatto con la biodiversità del territorio che parte dagli spazi del vivaio fino all’oasi naturale sul Torrente Neva. E ancora un risto-trekking – come ci piace definirlo – con un leggero dislivello adatto a tutti per scoprire antiche lavorazioni, come i muretti a secco realizzati con la locale pietra “Muregna”, conoscere il sito storico di estrazione delle macine in pietra e la linea della trincea della seconda guerra mondiale. Un risto-trekking che prevede anche una tappa con degustazione all’azienda agrituristica “Il Poggio del nonno Piero” dove oltre a degustare fantastici prodotti verranno spiegate le tecniche per la realizzazione degli stessi. Non ultima la meravigliosa vista dalla terrazza del Poggio, che dalle montagne liguri corre alla piana di Albenga fino a raggiungere il mare…
LOMBARDIA – le donne della Val di Ornica
l’albergo diffuso Ornica

Ornica è un piccolo borgo della Val Brembana a 50 chilometri da Bergamo che rischiava l’estinzione considerando che erano rimasti in 160 abitanti. Fino a quando una cooperativa locale «Donne di montagna», formata da 16 socie di tutte le età. casalinghe, colf part time, pensionate, studentesse, ha trovato una soluzione: ognuna ha investito un contributo di mille euro per avviare il progetto dell’albergo diffuso borgo di Ornica e ridare vitalità al borgo. Uno sviluppo di economia circolare col quale poter garantire un piccolo reddito aggiuntivo alle signore del paese.
Come funziona? A seconda del numero di ospiti che arrivano ad Ornica le donne si mobilitano per organizzare il soggiorno e rendere il viaggiatore un residente temporaneo, che ha la possibilità di scoprire quella che è la vita in val Brembana. Questo progetto dell’albergo diffuso vuole sfatare l’idea del piccolo piccolo paese montano, isolato, arretrato e chiuso in se stesso.
Ornica si trova a quota 1000 mt di altitudine e la sua bellezza è che ad oggi ha mantenuto intatto uno stile di vita a misura d’uomo, con i ritmi lenti della natura, fatto di cose semplici e genuine. Il borgo di Ornica si offre agli occhi del visitatore con le sue vecchie case per passare l’inverno, le baite per la fienagione estiva e l’alpeggio per il pascolo del bestiame.
Gli alloggi dell’albergo diffuso sono ricavati nel borgo antico, composti da appartamenti di varia capienza che possono ospitare da 2 a 12 posti letto organizzati tramite un’unica reception come in un albergo tradizionale.


Cosa ci piace dell’albergo diffuso di Ornica
Il fatto che sia gestito da donne coraggiose che hanno investito del denaro oltre all’impegno e alla fatica per mantenere vivo il loro territorio. La calma, la pace e il silenzio che regnano nel borgo sono perfetti se siete in cerca di un San Valentino di totale disconnessione! Chiedete alle donne della comunità di partecipare ad una delle tante esperienze proposte a seconda della stagione. Dalla raccolta delle buone erbe alla cardatura della lana, dai laboratori didattici del latte alle cene itineranti nel borgo con le specialita’ tradizionali.
A proposito di tradizione enogastronomica, non perdetevi la polenta Taragna servita con formaggio e salame, con gli Osei scapacc o con fiurì preparata in uno dei tanti rifugi della zona.
Attività nei dintorni di Ornica
In inverno consigliamo – anche con la neve – la camminata più panoramica della Val Brembana che da Ornica vi porta fino al Pizzo dei Tre Signori attraversando la Val d’Inferno. Da praticare con le ciaspole, il sentiero 106 vi farà attraversare spazi incontaminati, con frequenti avvistamenti di stambecchi e marmotte. L’ampio panorama dalla cima spazia dalle Alpi retiche sino al Vallese, al Monte Rosa e al Cervino nonchè alle più vicine cime lecchesi ed orobiche. Il Pizzo dei Tre Signori raggiunge quota 2.554mt, è richiesto un minimo di preparazione e confidenza in ambiente montano innevato. Trovate itinerari dettagliati a questo link
La nostra selezione sugli alberghi diffusi per il tuo san valentino termina qui
Ma siamo certi che questo modello di ricezione turistica ti piacerà, per la particolarità dei luoghi e per la sua filosofia di sviluppo delle comunità. Ogni borgo ha una storia, ogni persona può raccontarti mille aneddoti di quel luogo, basta solo essere pronti ad ascoltarlo e lo farai tuo per sempre.
Noi sicuramente ne selezioneremo tanti altri ancora nel nostro bel paese per farti vivere e condividere emozioni sempre più avvincenti.
Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare, darsi tempo, stare seduti in una casa da tè ad osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l’amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare senza più il bisogno di andare altrove. La miniera è esattamente là dove si è: basta scavare (Tiziano Terzani)
Non perderti i prossimi articoli, iscriviti alla newsletter!
Hai trovato UTILE questo articolo? Condividilo sui social!👇🏽
Sono itinerari molto belli tutti tre, personalmente sceglierei il Borgo di Ornica, mi incuriosiscono le donne che si sono impegnate in questa impresa di sicuro tra l’altro molto simpatiche essendo bergamasche (sarà utile un corso veloce di lingua bergamasca).
Mi piacerebbe anche il Borgomaro e vedere come coltiva il nonno Piero